La dipendenza da smartphone è un disturbo particolarmente diffuso tra i giovani, fonte di preoccupazione tra i genitori che – a causa del gap generazionale – spesso sentono di non possedere gli strumenti idonei a comprendere il malessere. Ecco il punto di vista dei nostri specialisti per affrontare la dipendenza da smartphone e internet.
Perché gli smartphone creano dipendenza?
Le cause della dipendenza da smartphone sono molteplici. C’è senza dubbio una componente emotiva e relazionale, legata soprattutto all’utilizzo dei social, che spinge i giovani a volere restare sempre in contatto con i propri coetanei non soltanto per paura della solitudine, ma anche per una crescente ansia da prestazione sociale, che porta a cercare conferme, interazioni, apprezzamenti. Una dimensione psicologica che, evidentemente, va esplorata e trattata all’interno della famiglia, nell’ambiente scolastico e con il supporto di un terapeuta.
C’è, però, anche un’importante componente neurologica, comune a ogni dipendenza.
Della radice comune delle dipendenze abbiamo parlato in questo nostro recente articolo:
Leggi anche
Dipendenze da sostanze e comportamentali: analogie e differenze
Dipendenze da sostanze e dipendenze comportamentali hanno dei sistemi analoghi di funzionamento, così come messo in luce da recenti studi…
Il cervello dei giovani che usano eccessivamente gli smartphone può infatti subire alterazioni a livello dei neurotrasmettitori, le sostanze chimiche responsabili della comunicazione tra i neuroni. Molteplici studi, in particolare, si sono concentrati sul rapporto tra il neurotrasmettitore GABA, l’acido gamma amminobutirrico, che possiede una funzione inibitoria, e due aminoacidi, il glutammato e la glutammina, che interagiscono con il GABA. Il GABA è implicato nel controllo di funzioni come la visione, il movimento, l’umore e il sonno.
I ricercatori hanno osservato che gli adolescenti con problemi di dipendenza da smartphone o internet presentavano livelli più elevati di GABA rispetto a quelli di glutammato e glutammina nella parte anteriore della corteccia del cingolo. Quest’area del cervello è coinvolta sia nel funzionamento di alcuni processi cognitivi, come per esempio l’inibizione di stimoli interferenti o di risposte inappropriate rispetto allo scopo del compito, sia nei processi motivazionali, in particolare nei processi di rinforzo e ricompensa. È una porzione del cervello in cui avviene l’integrazione tra processi cognitivi, emotivi e motivazionali e, per questo, è così determinante nello sviluppo delle dipendenze che, come detto, mettono in relazione tutti questi elementi.
Sintomi della dipendenza da smartphone
Poiché tutti noi utilizziamo ogni giorno gli smartphone, riconoscere quando il loro utilizzo è eccessivo e costituisce una dipendenza può non essere semplice. Esistono comunque alcuni sintomi della dipendenza, che possono essere letti come campanelli d’allarme:
- Ignorare le persone durante una conversazione;
- Avere una tendenza al controllo ossessivo delle notifiche, delle chat o dei social network;
- Temere di perdere informazioni;
- Temere di rimanere sconnessi, anche per breve tempo;
- Presentare atteggiamenti compulsivi;
- Manifestare malessere quando il cellulare è scarico o non ha linea;
- Addormentarsi ogni sera con lo smartphone in mano;
- Controllare le notifiche appena svegli;
- Negare il problema.
Rimedi contro la dipendenza da smartphone
La dipendenza da smartphone è un disturbo complesso, che va affrontato in sede specialistica attraverso un approccio multidisciplinare. Esistono però degli accorgimenti che i genitori possono prendere al fine di contenere i danni e aiutare i giovani a recuperare indipendenza dall’oggetto.
Il primo passo è, senza dubbio, accompagnare i giovani verso una maggiore consapevolezza nell’utilizzo dello smartphone e di internet, facendone comprendere le implicazioni e le eventuali ripercussioni che un utilizzo spasmodico può avere su una vita equilibrata.
Ci sono poi alcune funzionalità delle app e degli smartphone che aiutano a monitorarne l’utilizzo, impostando degli alert e fissando dei limiti d’uso. Anche disattivare le notifiche può essere un buon modo per spezzare la dipendenza psicologica dai social.
Per un approccio specialistico più generale e approfondito a questo disturbo complesso, è bene rivolgersi a un centro specializzato come Brain&Care che nelle cliniche di Milano, Torino e Rimini porta avanti programmi terapeutici multidisciplinari e personalizzati, offrendo anche all’Italia il meglio dei traguardi scientifici raggiunti negli Stati Uniti.
Siamo qui per ascoltarti: contattaci su https://www.brainandcare.com/contatti/ oppure chiama il nostro numero verde 800749090.