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tms-disturbo-ossessivo-compulsivo

Il Disturbo ossessivo-complusivo (DOC) è particolarmente invalidante nella vita di chi ne risulta colpito, tanto da richiedere un intervento di specialisti. Si manifesta mediante ossessioni di diversa natura come: pensieri, immagini o impulsi che generano ansia e vengono percepiti come disturbanti e inappropriati  per il soggetto; e con compulsioni, ovvero comportamenti ripetitivi che vengono attuati in modo tale da controllare le ossessioni. Tra le ossessioni più comuni riportiamo: la paura dello sporco, della contaminazione, di perdere il controllo; i dubbi su azioni abituali di routine; l’ordine e la simmetria e pensieri di tipo blasfemo.

Le compulsioni messe in atto per controllare l’irrazionalità dei propri impulsi sono: pulirsi con frequenza; controllare più volte per colmare la propria ossessione; mettere in ordine secondo i propri schemi e ripetere gli schemi a livello mentale. Queste, rappresentano dei veri e propri rituali ripetitivi basati su regole molto severe. Se l’esecuzione delle regole non rispetta il preciso ordine, il soggetto entra in uno stato di crisi e deve ripetere il rituale compulsivo.

Tra le cure farmacologiche per il DOC ci sono i farmaci con azione sul sistema serotoninergico (SSRI), che si sono dimostrati efficaci nel trattamento del DOC, con riduzione dei sintomi, dell’ansia e migliorando l’umore.

Invece, tra le cure psicologiche per il DOC vi sono interventi, ad esempio quelli ad orientamento cognitivo-comportamentale o terapie comportamentali innovative come l’Acceptance And Commitment Therapy che si basa su interventi che includono, in maniera differente, l’utilizzo dell’accettazione incondizionata, della meditazione, della relazione, dei valori e della spiritualità, in funzione dei differenti obbiettivi terapeutici (Mace, 2007). La letteratura suggerisce l’esposizione con prevenzione della rituale (ERP), come tecnica efficace nella cura del DOC, che prevede l’esposizione del paziente a stimoli che provocano ossessioni, e una volta esposto il paziente, si evita che metta in atto comportamenti compulsivi. Questa tecnica risulta però, molto stressante per i pazienti ed evidenzia alti tassi di abbandono.

Tuttavia, alcuni pazienti non rispondono al trattamento farmacologico o psicoterapico in modo adeguato e uno strumento efficace per la cura del Disturbo ossessivo compulsivo in questi casi è la Stimolazione Magnetica Transcranica profonda (dTMS). Un recente studio pilota condotto da Lior Carmi dell’Università di Tel Aviv, (Israele) ha dimostrato che la Stimolazione Magnetica Transcranica profonda (dTMS) alla corteccia prefrontale mediale ed alla corteccia cingolata anteriore origina benefici sul disturbo ossessivo compulsivo. I partecipanti dello studio erano soggetti di età compresa tra 22 e 68 anni che avevano una risposta inadeguata alla scala ossessivo-compulsiva Yale-Brown (YBOCS), sia con terapia farmacologica a base di inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI) che con terapia cognitivo comportamentale.

Sono stati divisi e sottoposti al trattamento dTMS ad alta frequenza (20 Hz) o di controllo (Sham-dTMS) ogni giorno per 6 settimane. I pazienti che avevano ricevuto un trattamento di dTMS attiva, riportavano valori significativamente inferiori alla YBOCS, rispetto ai pazienti del gruppo di controllo. Le differenze tra i gruppi sono rimaste per l’intero periodo di osservazione, fino a due mesi.

Come è stato dimostrato ulteriormente, nei risultati dello studio dTMS di BrainsWay, la terapia può migliorare significativamente i sintomi del DOC. Lo studio multicentrico ha dimostrato che dopo sei settimane di trattamento, si è verificato un miglioramento statisticamente significativo nei risultati dell’endpoint primario per il gruppo di trattamento attivo, rispetto al gruppo di controllo (p = 0,0127).  Il miglioramento è stato mantenuto un mese dopo la fine del trattamento (settimana 10).La riduzione della gravità dei sintomi è stata misurata con la YBOCS, rivelando come il 38,1% dei pazienti nel gruppo attivo ha ottenuto una risposta di oltre il 30% di riduzione della gravità dei sintomi, rispetto all’11,1% nel gruppo di controllo (p = 0,0033).

In conclusione, per una ripresa ottimale delle attività di vita quotidiana, è consigliabile ai pazienti che riportano una diagnosi da disturbo ossessivo compulsivo associare le diverse terapie sin ora conosciute: la farmacoterapia, la psicoterapia cognitivo-comportamentale e la Stimolazione Magnetica Transcranica. Una combinazione di queste pratiche migliora la risposta al trattamento.

Rasgon A. et al., Neural correlates of affective and non-affective cognition in obsessive compulsive disorder: A meta-analysis of functional imaging studies, 2017

Vakili Y. et al., Acceptance and Commitment Therapy, Selective Serotonin Reuptake Inhibitors and Their Combination in the Improvement of Obsessive-Compulsive Symptoms and Experiential Avoidance in Patients With Obsessive-Compulsive Disorder, 2015

Hochfrequente dTMS im Einsatz gegen Zwangsstörungen, in Fortschr Neurol Psychiatr, 2019; 87

https://www.brainsway.com/treatments/obsessive-compulsive-disorder