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Attraverso i nostri contenuti divulgativi, cerchiamo di diffondere una maggiore cultura del benessere mentale, mostrando allo stesso tempo gli approcci più innovativi ed efficaci a molteplici condizioni di disagio.

Ansia, depressione, insonnia, dipendenze da sostanze o comportamentali, sono solo alcune delle problematiche che è possibile trattare mediante la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS). Abbiamo spiegato funzionamento e benefici della TMS in alcuni articoli precedenti.

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In questo articolo scopriremo come funziona la TMS attraverso l’analisi dei suoi quattro effetti principali, come spiegato dal prof. Antonello Bonci in un recente convegno. 

I 4 effetti principali del trattamento TMS

Numerose evidenze scientifiche provenienti da studi sia clinici che preclinici dimostrano l’utilità della TMS in ambito clinico per il trattamento di numerose problematiche in ambito neurologico, psichiatrico e psicologico. 

Il professor Antonello Bonci, padre dell’omonimo metodo che unisce TMS a un approccio clinico multidisciplinare costruito su misura, illustra i quattro effetti principali su cui si basa l’efficacia terapeutica della TMS.

  1. Effetto chimico-metabolico.  La stimolazione magnetica delle aree cerebrali, come ad esempio quelle frontali, permette di stimolare la produzione di numerose sostanze in grado di contrastare le anomalie neurochimiche alla base di condizioni come l’ansia, la depressione, le dipendenze, e di patologie come la malattia di Parkinson e i disturbi della memoria. 
  2. Effetto sulla plasticità sinaptica. L’invio di impulsi magnetici ripetuti ad una determinata frequenza è in grado di produrre plasticità sinaptica, ossia il meccanismo di base attraverso cui il nostro cervello apprende e recupera da stati disfunzionali. La plasticità sinaptica permette ai neuroni di stabilire nuove connessioni sinaptiche necessarie per l’immagazzinamento di nuove memorie. 
  3. Effetto antinfiammatorio. Secondo le più recenti evidenze scientifiche la TMS modifica la produzione di sostanze legate all’infiammazione, favorendo le sostanze con un effetto antinfiammatorio e antiossidante. Patologie neurodegenerative, come malattia di Parkinson e malattia di Alzheimer, e condizioni di disagio legate a depressione, ansia, dipendenze sono sostenute anche da uno stato infiammatorio che potrebbe, quindi, essere contrastato dalla TMS.
  4. Effetto sulla circolazione. Infine, la stimolazione magnetica è stata associata ad un aumento del flusso ematico cerebrale, con una conseguente maggiore ossigenazione delle cellule cerebrali e un miglioramento del profilo metabolico cellulare.

Un approccio multidisciplinare

L’utilità terapeutica della TMS, grazie ai 4 effetti principali descritti, deve essere inserita all’interno di un percorso terapeutico multidisciplinare che preveda la presa in carico di tutte le componenti che hanno alterato l’equilibrio psico-fisico della persona. 

In particolare, presso le cliniche Brain&Care ogni persona è seguita da un team multidisciplinare composto professionisti medici, neurologi e psichiatri, psicologi e psicoterapeuti. Il paziente si trova al centro di un percorso cucito su misura in base alle sue esigenze cliniche e personali. 

Guarda l’intervista al prof. Antonello Bonci, e non esitare a contattare la clinica più vicina a te.