
Le persone molte volte hanno timore di sottoporsi alla stimolazione magnetica transcranica (TMS) perché associano tale trattamento alla terapia elettroconvulsivante (ECT, anche conosciuto come elettroshock). Entrambi i trattamenti mirano alla stimolazione cerebrale e vengono utilizzati per curare particolari disturbi, ma in maniera differente.
La TMS è una forma di stimolazione cerebrale non invasiva che utilizza impulsi magnetici per stimolare le aree interessate dallo specifico disturbo, molti dei pazienti riferiscono una riduzione significativa dei sintomi e alcuni raggiungono la remissione completa.
Il trattamento TMS si effettua posizionando un casco sulla testa del paziente, il quale eroga impulsi magnetici che andranno a stimolare le cellule nervose nelle precise aree di interesse. Una sessione dura circa 30 minuti e i pazienti subito dopo possono continuare a svolgere le proprie attività in maniera regolare. Mente i pazienti si sottopongono al trattamento è fondamentale per la corretta riuscita dello stesso, che vengano stimolati positivamente.
La TMS è stata approvata per la cura dei seguenti disturbi:
- ADHD;
- Ansia;
- Disturbo depressivo maggiore;
- DOC;
- Dipendenza;
- Disturbo dello spettro dell’autismo;
- Disturbo bipolare;
- Disturbo del comportamento alimentare;
- Schizofrenia.
Tuttavia sono esenti dal trattamento i soggetti che possiedono residui metallici nel cranio o nel collo come: impianti cocleari, clip o bobine per aneurisma, elettrodi per il monitoraggio dell’attività cerebrale, dispositivi elettrici impiantati come pacemacker ecc.
Tra gli effetti collaterali riferiti dai pazienti dopo il trattamento TMS vi è un leggero mal di testa che tende a scomparire entro le prime settimane, alcuni pazienti lamentano contrazioni facciali durante il trattamento e formicolio sul cuoio capelluto nel sito della stimolazione. Un effetto indesiderato ma inferiore all’0,1% come mostrano i risultati di alcuni studi è la possibilità di convulsioni.
Tra gli effetti collaterali riferiti dai pazienti dopo il trattamento TMS vi è un leggero mal di testa che tende a scomparire entro le prime settimane, alcuni pazienti lamentano contrazioni facciali durante il trattamento e formicolio sul cuoio capelluto nel sito della stimolazione. Un effetto indesiderato ma inferiore all’0,1% come mostrano i risultati di alcuni studi è la possibilità di convulsioni.
L’ECT è adatto per chi rifiuta i farmaci o non ne tollera il trattamento e per le donne in gravidanza che non possono assumere farmaci.
Tra gli effetti collaterali da trattamento ECT vi sono: nausea, mal di testa, dolore alla mascella e/o muscolare e confusione. Un altro rischio è la perdita di memoria retrograda, dimenticando gli eventi accaduti nelle settimane o nei mesi precedenti al trattamento. Senza tralasciare le problematiche collegate alla sedazione come confusione temporanea e perdita di memoria, vertigini, difficoltà ad urinare, nausea, vomito, brividi, che tendono a scomparire in breve tempo.
Nessuna procedura riduce l’efficacia dell’altra. Ci si può sottoporre a TMS anche se si sono ricevuti trattamenti ECT in passato.
https://serenitymentalhealthcenters.com/the-differences-between-tms-and-ect/