Skip to main content
tms gioco dazzardo

Il disturbo da gioco d’azzardo (GD – Gambling Disorder) rappresenta una dipendenza comportamentale, il cui soggetto continua ripetutamente a giocare nonostante le conseguenze avverse. Questi pazienti mostrano comportamenti compulsivi verso il gioco, con perdita del controllo e pensiero ripetitivo del giocare. Tale comportamento comporta una serie di problematiche psicosociali ed economiche, spesso si raccontano bugie per nascondere il coinvolgimento nel gioco o le eccessive perdite, oltre al tempo sottratto alle attività quotidiane e ai propri cari. A livello fisiologico, un’attività compromessa nei percorsi prefrontali possono contribuire alla perdita progressiva del controllo sugli impulsi e sui comportamenti legati al gioco.

Uno studio italiano approvato dal comitato etico locale (Università di Chieti-Pescara, Italia) ha verificato l’efficacia del protocollo HF-rTMS, con bobina a forma di otto, agendo sulla corteccia prefrontale dorsolaterale di sinistra (dlPFC). Otto giocatori d’azzardo (età compresa tra 28 e 63 anni) hanno completato lo studio, sani dal punto di vista medico, liberi da droghe o con un regime farmacologico stabile (6 mesi) e senza corrente diagnosi DSM-5 dei disturbi da uso di alcool o sostanze, con l’eccezione della nicotina. La procedura implicava tre fasi:

1)screening ambulatoriale in cui veniva valutata l’idoneità dei pazienti al trattamento;

2)trattamento rTMS con 2 stimolazioni al giorno per 5 giorni, in due settimane (tot. 20 sessioni);

3)follow-up con 2 sessioni di rTMS al giorno, una alla settimana, per 12 settimane (tot. 24 sessioni).

Lo studio è stato condotto in simultanea con interventi di supporto psicosociali. Rispetto al baseline è stato riscontrato un punteggio medio inferiore del G-SAS (-71.2%) al T1 e nelle successive misurazioni ( –73,1% a T2; –82,4% a T3; –75,6% a T4). Rispetto al baseline (19,63 ± 7,96)  sono diminuiti anche i giorni di gioco successivi (0,25 ± 0,71 a T2, 0,88 ± 1,64 a T3 e 1,38 ± 2,50 a T4). I punteggi alla scala ossessivo-compulsivo Yale-Brown, nel Beck Depression Inventory e nel Self-Rating Anxiety Scale, non sono variati nel periodo di studio.

Questo studio italiano ha verificato l’efficacia del trattamento rTMS per un periodo prolungato, in giocatori d’azzardo con conseguente recidiva degli episodi di gioco. Il campione limitato dello studio implica che vegano effettuati ulteriori studi per implementare il ruolo della stimolazione sulla dlPFC  in giocatori d’azzardo.

Mauro Pettorruso et al.,Multiple Sessions of High-Frequency Repetitive Transcranial Magnetic Stimulation as a Potential Treatment for Gambling Addiction: A 3-Month, Feasibility Study,a Brainswitch Study Group 30/10/2019, in Eur Addict Res