L’ansia è uno dei disturbi più diffusi su scala mondiale. È importante saperne riconoscere i sintomi ed avviare un percorso terapeutico adeguato. Ne parliamo insieme a Cristina Abbiate, Psicologa e Presidente Brain&Care.
Cos’è l’ansia
L’ansia è un’emozione adattiva e se presente in modo equilibrato è necessaria per il normale svolgimento della nostra vita. L’ansia infatti può essere una bussola che direziona le nostre azioni, segnalandoci quando qualcosa non sta funzionando e permettendoci di ricalibrare i nostri piani o i nostri comportamenti. Provare ansia è quindi del tutto normale e ha permesso alla specie umana di evolversi fino ad oggi.
Ma quando l’ansia diventa un problema? L’ansia diventa patologica nel momento in cui c’è un’iperattivazione dei neurotrasmettitori che la regolano e da bussola che guida le nostre azioni diventa un ostacolo. I disturbi d’ansia sono infatti dei disturbi psichiatrici che si accompagnano spesso a manifestazioni psicosomatiche che possono creare dei disagi notevoli negli individui.
L’ansia può infatti invadere le nostre vite, coinvolgendo ogni aspetto della nostra esistenza, sia psicologico che sociale.
Secondo le statistiche, fino al 30% delle persone soffrono almeno una volta nella vita di disturbo d’ansia, con una prevalenza doppia delle donne rispetto agli uomini. È dunque fondamentale saper riconoscere quei segnali che possono indicarci la presenza di un disturbo d’ansia e, conseguentemente, richiedere l’aiuto di specialisti che possano guidarci nel percorso di guarigione.
Come fare a riconoscere l’ansia?
L’ansia diventa patologica nel momento in cui i circuiti adibiti alla sua produzione sono iperattivati. Nello specifico, sembra che alla base di molti disturbi d’ansia ci sia un’attività disfunzionale dell’amigdala e l’aumentata connettività tra questa e la corteccia prefrontale e parietale. Se persistente, l’alterazione sfocia in manifestazioni psicosomatiche. Come fare allora ad accorgersi quando si sta sviluppando o si è sviluppato un disturbo d’ansia?
Il soggetto che sta sviluppando un disturbo d’ansia può ad esempio avere preoccupazioni eccessive o sproporzionate rispetto all’oggetto della preoccupazione; può sentirsi spesso affaticato, avere difficoltà a concentrarsi ed essere facilmente irritabile. L’ansia può inoltre provocare tensioni muscolari ed attacchi di panico. È comune anche la relazione tra ansia e disturbi del sonno (difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, o sonno inquieto ed insoddisfacente). Infine, molti soggetti possono ricorrere all’utilizzo di droghe o sostanze per affrontare i sintomi.
Tutti questi indizi possono suggerire quando un individuo abbia sviluppato o stia sviluppando un disturbo d’ansia, in modo tale da agire attraverso un intervento mirato.
Il trattamento
Sembra che per il trattamento dell’ansia i pazienti traggano maggiori benefici da un approccio multidisciplinare che sappia integrare somministrazione di farmaci ed utilizzo di terapie come la stimolazione magnetica transcranica.
Nelle cliniche Brain&Care grazie a un team di esperti neurologi, psicologi e psichiatri siamo in grado di offrire piani terapeutici personalizzati per ogni cliente, per formulare soluzioni adatte alle esigenze di ognuno. Il trattamento dell’ansia coinvolge più elementi.
Dal punto di vista psicologico, è importante avviare un percorso terapeutico individuale ma anche integrare il paziente all’interno di terapie di gruppo e familiari. Anche con l’aiuto di farmaci utilizzati per questi tipi di disturbi, i pazienti verranno guidati nella gestione della propria ansia con l’obiettivo di orientarsi nella vita quotidiana con la tranquillità e le capacità decisionali necessarie.
Inoltre, la stimolazione magnetica transcranica (TMS) agisce direttamente sui circuiti cerebrali che risultano alterati dalla produzione eccessiva di ansia: questo approccio multidisciplinare permette di trattare i disturbi nella loro globalità e guidare i pazienti nel percorso di guarigione.
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