
La depressione resistente al trattamento (TRD), è una condizione che si verifica in numerosi pazienti, questi si trovano a combattere con sintomi come sensazione di continua tristezza, disturbi del sonno, mancanza di energia e pensieri di morte o di suicidio, che non rispondono ai trattamenti. Le evidenze di questo disturbo presentano alcune caratteristiche comuni: circa il 50-60% dei pazienti con una storia di bipolarismo basata su ansia o depressione maggiore non ha riportato miglioramenti dopo il trattamento farmacologico; circa il 50% dei pazienti a cui è stato diagnosticato un disturbo depressivo maggiore andrà incontro a ricadute nel corso della propria vita; almeno il 20% dei pazienti con disturbo depressivo maggiore, non risponde ai trattamenti con farmaci antidepressivi. Le cause di mancata risposta dei trattamenti farmacologici possono essere varie:
- Il paziente rifiuta di assumere farmaci a causa di mancata comprensione, bassa autostima o altri problemi di salute mentale;
- Il paziente riceve una diagnosi errata;
- Il dosaggio del farmaco è troppo basso;
- Il paziente ha mostrato effetti collaterali.
L’obiettivo del percorso terapeutico sarà quello di ristabilire uno stato generale di benessere, oltre all’utilizzo di farmaci si devono integrare tecniche aggiuntive quali: terapia incentrata sulle soluzioni, terapia cognitivo-comportamentale (CBT), terapia comportamentale dialettica (DBT), l’ EFT e altro ancora. Un ulteriore strumento proposto dai professionisti della salute mentale è la Stimolazione Magnetica Transcranica profonda (dTMS), questa tecnica non invasiva risulta efficace nella neuromodulazione delle aree limbiche del cervello. Si può svolgere in un normale ambulatorio, e non necessita di particolari interventi di ospedalizzazione, le sessioni si svolgono in 4 settimane e possono essere facilmente integrate nella routine del paziente.
Alcuni semplici cambiamenti nella pratiche della vita quotidiana, possono contribuire alla guarigione della depressione resistente al trattamento. Ad esempio: un regolare esercizio fisico, facilita la produzione di endorfine che contribuiscono nel controllo dell’umore, nella qualità del sonno, nella concentrazione e nel livello di energia; praticare yoga migliora la connessione mente-corpo e permette di concentrarsi sul presente; assumere sane regole alimentari come una dieta ricca a base vegetale influenza la stabilità dell’umore e riduce il rischio di insorgenza o peggioramento della depressione; ricevere massaggi corporei aiuta a rilasciare serotonina e dopamina, riducendo i livelli di cortisolo con miglioramento dell’umore e minori sintomi di ansia e depressione; partecipare ad attività e hobby di interesse e ascoltare musica per nutrire le emozioni.
Le persone con disturbo depressivo maggiore riportano un flusso di pensieri e credenze negative su di sé, sugli altri e sul mondo. I pensieri negativi tendono a perpetuarsi e una volta entrati nel loop ripetitivo risulta complicato venirne fuori. In questo sfondo è difficile inserire elementi che possano modificare o garantire un impatto positivo sulla qualità della vita. Una fusione di queste attività, messe in atto in modo adeguato, possono aiutare a combattere la depressione, che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2020 rappresenterà la causa principale di assenteismo dal lavoro e nel 2030 sarà la malattia più diffusa.
https://www.yourtango.com/experts/pj-husack/what-is-treatment-resistant-depression-causes-treatments