L’ADHD è il Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività, un disturbo neurobiologico dell’età evolutiva che compromette le capacità del bambino di concentrarsi, moderare il proprio movimento e assumere scelte oculate. Il disturbo crea una difficoltà a relazionarsi in modo funzionale a molte circostanze e sfide della vita, producendo insoddisfazione e sconforto.
Questo disturbo si manifesta tipicamente durante l’infanzia, ma sono molti i casi in cui persiste fino all’età adulta, seppure variando la propria sintomatologia.
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Riconoscere e trattare l’ADHD
Non è pigrizia, non è maleducazione, ma un vero e proprio disturbo di origine neurobiologica che in molti contesti si fa fatica a riconoscere, rispettare, accogliere.
L’ADHD negli adulti
I sintomi principali dell’ADHD sono disattenzione, impulsività e scarsa soddisfazione. Sono caratteristiche che permangono anche nell’adulto, soprattutto se l’ambiente in cui è cresciuto e in cui si muove non è sufficientemente sereno. Infatti, questo disturbo ha radici nel funzionamento neurologico dell’individuo, ma presenta profonde implicazioni anche sul piano psicologico.
La comorbilità
Così, molto spesso insoddisfazione e sconforto che si provavano durante l’infanzia diventano, nell’età adulta, ansia e depressione. Gli studi dimostrano che ansia e depressione sono frequenti negli adulti con ADHD, così come è stata registrata comorbilità con le dipendenze da sostanze, in particolare da cocaina. Questa co-occorrenza è particolarmente significativa dal punto di vista clinico, perché i due disturbi interagiscono negativamente, aggravandosi reciprocamente.
TMS per pazienti ADHD che fanno abuso di cocaina: uno studio
La dott.ssa Madeo ha partecipato a uno studio internazionale che ha indagato gli effetti del trattamento TMS nei pazienti affetti da ADHD e dipendenti da uso di cocaina. I risultati dimostrano che l’utilizzo di TMS, Stimolazione Magnetica Transcranica, ha effetti positivi sia sulla sintomatologia dell’ADHD, sia su quella della dipendenza da cocaina, aiutando a spezzare quel circolo vizioso che la comorbilità delle due condizioni tende a produrre.